Dunque in un mondo a livello smartphone che anno dopo anno caccia nuovi top di gamma sempre più performanti e schede tecniche sempre migliori dove può esserci l’effettivo miglioramento e cosa è lecito aspettarsi nei prossimi anni? Conviene acquistare un telefono top di gamma o conviene aspettare? Cerchiamo di fare chiarezza e di spiegare il tutto al meglio in questo piccolo articolo. Dunque la prima cosa da dire riguarda le prospettive di miglioramento. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’evoluzione a dir poco esagerata in ambito scheda tecnica.
Solo qualche anno fa avevamo singoli processori a 1 ghz di frequenza sui top di gamma, mentre oggi siamo passati dai dual core ai quad core, arrivando ad avere alcuni telefoni addirittura con processori octa core e frequenze che sfiorano i 3 ghz e sono corredati da tecnologie di ottimizzazione di livello non dico assoluto, ma che normalmente ci saremmo sognati anche in ambito desktop, quindi con i computer che abbiamo normalmente a casa. Quelli che erano sistemi operativi, volendoli chiamare così, semplici per la gestione del telefono oggi sono dei veri e propri ecosistemi in ambito software.
Quale sarà la prossima evoluzione?
Dunque parlando proprio dei processori recentemente è stato presentato un nuovo SoC (system on a chip) che addirittura avrà ben 10 core diversi per la gestione dei calcoli. Considerando che tutti i core o una parte si attivano in relazione al carico di lavoro fa capire quanto anche avere uno sproposito a livello di potenza di calcolo sia relativo in ambito consumi, perché tutta questa potenza viene utilizzata solamente quando è necessario, mentre quando non ce n’è bisogno praticamente il tutto rimane “sopito”.
Ma l’evoluzione vera e propria non sta solo nella potenza computazionale, e andiamo quindi a capire quale sarà principalmente la “next big thing”, volendo citare Samsung, che arriverà nel mondo mobile. Ciò su cui si sta puntando attualmente, ed è una delle cose che sono state presentate al CES di Las Vegas di quest’anno, è l’introduzione di schermi superiori non a livello di risoluzione, dato che praticamente siamo alle porte del 4K direttamente sul telefonino, con densità di più di 700 pixel per pollice, ma a livello di frequenza.
Refresh rate elevato, ecco il futuro
Praticamente oggi molti telefoni anche avendo lato computazionale dei componenti veramente potenti, vanno a peccare, per così dire, lato schermo. Attualmente non ci sono schermi che vanno oltre i classici 30 hz in termini di refresh rate, e quello che si conta di fare è passare a breve termine quantomeno ai 60 hz, con la possibilità quindi di avere immagini più fluide.
Secondo gli ultimi test anche a occhio nudo si nota la differenza in maniera netta, anche nello scroll di una pagina web, dato che è molto importante non far rallentare lo schermo quando ad esempio nelle pagine di web 2.0 che troviamo oggi corredate di un sacco di script ed elementi multimediali, non perdere a livello di elaborazione. È dunque una questione di tempo e l’evoluzione arriverà direttamente sul display.